Nel panorama catastrofico del secondo conflitto mondiale, la città di Bergamo e la sua provincia sono fra le zone meno colpite dai bombardamenti alleati.
Se è rimasto impresso nella memoria collettiva quello su Dalmine del 6 luglio 1944 e il mitragliamento del battello Iseo il 5 novembre 1944, manca oggi uno studio approfondito sul tema e non è ancora possibile stabilire con precisione il numero esatto dei bombardamenti. Proponiamo qui una prima ricognizione che pur non pretendendo l’esaustività, consente di stendere una mappa ragionevolmente attendibile.
Difficile è del resto distinguere tra bombardamenti e mitragliamenti e sono proprio questi ultimi che sono più spesso accaduti in città.
Una prima verifica su “Bergamo Repubblicana” e su “L’Eco di Bergamo” consente di annoverare oltre 60 attacchi. Sulla città, a parte quello del 18 novembre su via Serassi – San Fermo, si può pensare che non siano state vere e proprie incursioni programmate.
21 agosto 1944: nella periferia della città provoca alcuni feriti
11 novembre: nei quartieri di Colognola e Borgo Palazzo
18 novembre 1944: 8 bombardieri colpiscono via Serassi – via S. Fermo; è abbattuto il casello della ferrovia per le valli e la struttura del cimitero subisce diversi danni. Si registrano 10 morti e svariati feriti.
30 novembre 1944: su via San Benedetto e si registra 1 morto
4 gennaio 1945: sulla stazione della funicolare
16 gennaio 1945: su via XX settembre
29 gennaio 1945: è presa di mira la ferrovia Milano – Bergamo, colpita nel tratto tra Stezzano e il capoluogo. Si registrano 3 morti e 14 feriti
11 marzo 1945: su piazza Marconi (stazione ferroviaria)
16 marzo 1945: su via Spaventa e via Moroni e si registrano 2 morti
14 aprile 1945: sulla stazione ferroviaria e si registra 1 morto
18 aprile 1945: è colpita la periferia della città con 2 morti e vari feriti.
25 aprile 1945: sono prese di mira varie zone della città e si registrano alcuni feriti a Porta Nuova.
Se consideriamo il secondo conflitto nella prospettiva della guerra dal cielo, non possiamo non accennare all’ aeroporto di Orio al Serio.
Già in funzione nel 1942, dopo l’8 settembre fu ampliato e dotato di apparecchiature speciali per il volo notturno e vi si stabilì un presidio tedesco. Più volte attaccato nel corso del conflitto -non si mai stabilito il numero dei morti- subì l’ultima incursione il 26 aprile 1945, con la distruzione di tutti gli aerei presenti. Il bombardamento con il maggior numero di morti ha luogo il 9 agosto: 10 vittime.
Anche a Bergamo è in funzione la contraerea e vige l’oscuramento. Sono predisposti dei rifugi per la popolazione. Per gli aerei presenti a Orio sono costruiti invece numerosi dispersal, parapetti in terra alti qualche metro aperti da un lato, entro i quali venivano ricoverati i veivoli. Ne esiste ancora uno, coperto però da piante e sterpaglia, in località Via Lunga, nel comune di Bergamo (più o meno davanti ai vivai Rota).