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MEMORIA URBANA, UN SITO DI ISREC BERGAMO
A partire da una cartina della città di Bergamo degli anni Trenta, stiamo approntando un sito dove poter esplorare la storia della nostra città, delle sue donne e dei suoi uomini. Sia per studentesse e studenti che per curiosi e curiose la conoscenza della Seconda guerra mondiale si concretizzerà attraverso l’approfondimento di quella dei luoghi della nostra città e delle storie di vita che la attraversarono nel tempo: si tratterà di imparare a capire quanto l’esperienza vissuta leghi non solo il livello nazionale a quello locale, ma anche il centro con la periferia, la città con i paesi e la pianura con la montagna e finisca per delineare un’identità che è fatta dall’intreccio di esperienze diverse.
La proposta ha due linee di sviluppo: la prima si chiama Scorciatoie e la seconda Luoghi. Si completa con un Eserciziario, realizzato specificatamente per la scuola, ma pensato anche per curiose e curiosi dagli 0 ai 99 anni.
Le Scorciatoie, come ci ha insegnato Umberto Saba, insegnano l’agilità e la fatica del pensiero che sa infiltrarsi nella pomposità della retorica, nell’efficienza del sistema per ritrovare il sapore della vita, i colori dell’esperienza e la realtà del corpo. È questo sapere pragmatico, che rispetta la vita perchè è capace di scarti di immaginazione, che vogliamo imparare a praticare come uomini e donne che abitano il presente. Con questo obiettivo la nostra proposta si articola in quattro percorsi: il primo generale e tre più specifici. Il primo generale affronta il tema della città, della guerra, dell’occupazione e della repressione nazifascista; gli altri tre, tematici affrontano altrettanti temi a partire da tre parole che come cittadini e cittadine crediamo importante dover imparare a conoscere e fare nostre. I tre percorsi si intitolano: “la comunità”, “l’altro” e “la prospettiva femminile” e intendono radicare il significato di queste parole nella storia del nostro paese.
D’altra parte, consapevoli che la memoria collettiva è una costruzione delicata e che si nutre del rapporto con la storia ci è sembrato importante fissare l’attenzione su alcuni luoghi che sono diventati simboli di date e momenti della lotta partigiana in bergamasca e che nel tempo hanno finito per funzionare come puntelli della memoria della Resistenza.
Con Luoghi si propongono alcuni percorsi che circoscrivono e approfondiscono singole vicende dei venti mesi di lotta, ricostruendole nella loro complessità e umanità.
Tutti i percorsi prevedono un coinvolgimento di studenti e studentesse per stimolare le competenze trasversali della cittadinanza attiva e una richiesta di rielaborazione individuale che sappia sviluppare modelli per una cittadinanza digitale consapevole. Per questo proponiamo un eserciziario per il lavoro con la classe.
Nei testi la parola “ebrei” tra virgolette sta a indicare la definizione data dalla legislazione razzista del 1938 ai cittadini e alle cittadine ritenuti e ritenute per legge di razza ebraica; non rinvia all’indicazione dell’appartenenza religiosa, in quel caso la parola è scritta senza virgolette.
I percorsi proposti si intersecano tra loro e possono suscitare buone pratiche di memoria attiva. Per questo c’è un’area riservata che porta il titolo Eserciziario: la proponiamo innanzitutto per le scuole come didattica integrativa a quella a distanza e propone metodologie pratiche e alternative per lo studio della storia.
Richiedere l’accesso è come invitare l’Isrec a scuola o in altro contesto e per questo chiediamo di contattare direttamente con una mail l’istituto (info@isrec.it) per accordarsi sulle condizione di accesso.
I risultati dei laboratori che si attivano attraverso l’Eserciziario saranno caricati sul sito su pagina dedicata o nelle sezioni stesse del sito.
Le proposte dall’Eserciziario sono:
- Partecipa alla costruzione del sito MemoriaUrbana
- Muoversi nello spazio: trekking e orienteering per non dimenticare la Resistenza
- Abitare l’immaginario: la toponomastica tra cambiamenti e persistenze
- Le tracce del tempo che passa: lavoriamo con la fotografia
- Tutto questo diventa una storia: impariamo a raccontare le vite degli uomini e delle donne di cui ci è cara la memoria
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