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La sede del comando provinciale del Battaglione territoriale della GNR

Il chiostro di San Francesco

Il complesso di San Francesco, fondato dai Francescani alla fine del 1200, dopo essere divenuto prima ospedale e poi carcere chiuso nel 1932 per le pessime condizione igieniche, negli ultimi venti mesi della Seconda guerra mondiale diventa sede del comando provinciale del Battaglione territoriale della Guardia nazionale repubblicana (GNR).

Istituita nel novembre 1943 da Renato Ricci, la GNR unisce diverse precedenti istituzioni militari e giungerà a comprendere fino a 140.000 uomini, divisi in vari battaglioni territoriali. Finendo per assumere il ruolo di polizia fascista, unisce ai compiti di tutela dell’ordine, la repressione antipartigiane e le azioni militari di rastrellamento, spesso al comando delle SS tedesche. 

In bergamasca il 14° Battaglione delle Camicie Nere va ricostituendosi come battaglione territoriale della GNR e all’inizio di dicembre 1943 conta già più di 600 uomini. Nei mesi successivi la struttura va articolandosi in due battaglioni, suddivisi in sei compagnie e queste in 23 distaccamenti, a loro volta formati da presidi e sottopresidi, per un totale di uomini che varierà dai 1200 ai 1800. 

Il comandante provinciale è Nicola Mariotti, sostituito nel luglio 1944 da Ugo Monni. La sede di comando è posta nell’ex convento di San Francesco, il presidio nella caserma Nullo e il deposito nella caserma dei Mille, ricavata nel complesso di Sant’Agostino e sede del Distretto militare. 

Nel dopoguerra, il comandante Ugo Monni è processato il 22 agosto 1945 dalla Corte d’assise di Bergamo e viene condannato a vent’anni, per il delitto di Natale Betelli, massacrato letteralmente di botte nel carcere di Treviglio da tre militi della Gnr.  La violenza usata nei confronti di Betelli è feroce tanto che il suo corpo verrà occultato e non più ritrovato nemmeno nel dopoguerra. 

Il complesso di San Francesco, fondato dai Francescani alla fine del 1200, dopo essere divenuto prima ospedale e poi carcere chiuso nel 1932 per le pessime condizione igieniche, negli ultimi venti mesi della Seconda guerra mondiale diventa sede del comando provinciale del Battaglione territoriale della Guardia nazionale repubblicana (GNR).

Istituita nel novembre 1943 da Renato Ricci, la GNR unisce diverse precedenti istituzioni militari e giungerà a comprendere fino a 140.000 uomini, divisi in vari battaglioni territoriali. Finendo per assumere il ruolo di polizia fascista, unisce ai compiti di tutela dell’ordine, la repressione antipartigiane e le azioni militari di rastrellamento, spesso al comando delle SS tedesche. 

In bergamasca il 14° Battaglione delle Camicie Nere va ricostituendosi come battaglione territoriale della GNR e all’inizio di dicembre 1943 conta già più di 600 uomini. Nei mesi successivi la struttura va articolandosi in due battaglioni, suddivisi in sei compagnie e queste in 23 distaccamenti, a loro volta formati da presidi e sottopresidi, per un totale di uomini che varierà dai 1200 ai 1800. 

Il comandante provinciale è Nicola Mariotti, sostituito nel luglio 1944 da Ugo Monni. La sede di comando è posta nell’ex convento di San Francesco, il presidio nella caserma Nullo e il deposito nella caserma dei Mille, ricavata nel complesso di Sant’Agostino e sede del Distretto militare. 

Nel dopoguerra, il comandante Ugo Monni è processato il 22 agosto 1945 dalla Corte d’assise di Bergamo e viene condannato a vent’anni, per il delitto di Natale Betelli, massacrato letteralmente di botte nel carcere di Treviglio da tre militi della Gnr.  La violenza usata nei confronti di Betelli è feroce tanto che il suo corpo verrà occultato e non più ritrovato nemmeno nel dopoguerra. 

Per la Corte “la volontaria e cosciente partecipazione [del colonnello Monni] nel delitto commesso dal Palazzolo e dai suoi militi nell’ occultare il cadavere del Betelli e l’aiuto dato ai medesimi per sfuggire alle investigazioni delle autorità erano da considerare tanto più gravi, in quanto prestati nonostante i doveri inerenti alla sua carica”

(A. Bendotti, Banditen, pp. 289-290).
Il chiostro di San Francesco
Il chiostro di San Francesco in città alta, foto d’epoca
Natale Betelli, barbaramente ucciso da tre militi della GNR.
Natale Betelli, barbaramente ucciso da tre militi della GNR