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Una casa della Gestapo: via Garibaldi n. 23

L’incrocio tra via Garibaldi e via Statuto dove sorge la casa di via Garibaldi 23

Là dove via Garibaldi si avvia verso l’incrocio con via Statuto, proprio sulla curva, si trova il numero civico 23: c’è una villa arretrata rispetto alla strada, requisita dall’autorità tedesca, ed utilizzata dalle SS come luogo di interrogatori. Qui  il capitano delle SS Langer e il suo collaboratore Strohmenger avevano trasformato la cantina una prigione provvisoria, dove condurre interrogatori violenti e ripetuti per diversi giorni.

Le testimonianze incrociate di Lidia Minardi, Gianfranco Maris e Mimma Quarti hanno recentemente permesso di acquisire alla storia di Bergamo il ruolo di questa villa sotto l’occupazione tedesca.

L’incrocio tra via Garibaldi e via Statuto dove sorge la casa di via Garibaldi 23
L’incrocio tra via Garibaldi e via Statuto dove sorge la casa di via Garibaldi 23 requisita dalla Gestapo
Mimma Quarti
Mimma Quarti intervistata a Bergamo il 24 luglio 1978 da A. Bendotti e G. Bertacchi
Lidia Minardi
Lidia Minardi intervistata a Bergamo il 4 gennaio 2020 da Luciana Bramati e Elisabetta Ruffini