Là dove via Garibaldi si avvia verso l’incrocio con via Statuto, proprio sulla curva, si trova il numero civico 23: c’è una villa arretrata rispetto alla strada, requisita dall’autorità tedesca, ed utilizzata dalle SS come luogo di interrogatori. Qui il capitano delle SS Langer e il suo collaboratore Strohmenger avevano trasformato la cantina una prigione provvisoria, dove condurre interrogatori violenti e ripetuti per diversi giorni.
Le testimonianze incrociate di Lidia Minardi, Gianfranco Maris e Mimma Quarti hanno recentemente permesso di acquisire alla storia di Bergamo il ruolo di questa villa sotto l’occupazione tedesca.