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Viale dell’impero

Il Mediterraneo come "Mare Nostro" in una carta scolastica dell'epoca fascista

Il largo viale che percorre le mura veneziane di Bergamo, girando intorno al centro medioevale e sopraelevato della città è denominato viale dell’Impero nel 1936 nel quadro di quella che è forse il più importante intervento sulla odonomastica cittadina realizzato in epoca fascista dopo la conquista dell’Etiopia e la nascita appunto dell’Impero.

La titolazione di una strada in tale posizione, centrale e fortemente simbolica, e il richiamo ai fasti della Roma Imperiale sono da inserire nel contesto della propaganda coloniale e imperialista, e della sua simbologia. Nel 1935 Mussolini riprende la politica di espansione coloniale Italiana, dichiarando guerra all’Etiopia.

 Il 9 maggio del 1936 in un discorso radiotrasmesso in tutto il paese Benito Mussolini proclama la “rinascita dell’Impero sui colli fatali di Roma”. Congiuntamente Vittorio Emanuele III diveniva re e Imperatore e Badoglio, che aveva conquistato e occupato Addis Abeba, era nominato viceré. Con l’uso del termine Impero il Fascismo alimentava la retorica nazionalista in diretta connessione con il passato della Roma Imperiale, giustificando culturalmente le mire espansionistiche in Africa e nel mediterraneo (del 1932 è la pubblicazione di Orizzonti Imperiali di Valentino Piccoli e del 1933 quella di Carlo Scorza Fascismo idea imperiale).