Le vie di fuga 2

Lydia Gelmi Cattaneo, per gentile concessione dell’Archivio di storia locale di Ponte San Pietro

Nel 1974 Israele conferisce a Lydia Gelmi Cattaneo, prima tra i bergamaschi, il titolo di Giusto tra le nazioni, per aver salvato numerosi ebrei tra il 1943 e il 1945. La vita questa donna, straordinaria e coraggiosa, è oggi poco nota se non totalmente sconosciuta. Figlia di un ufficiale medico, nasce a Presezzo nel 1902,… Continua a leggere Le vie di fuga 2

Rientrare

Pubblicità del negozio “Da Levi” confiscato sotto la Rsi

Dopo la sconfitta del fascismo,  con i RDL n. 25 e 26 del 20 gennaio 1944 le Leggi per la difesa della razza sono abrogate. L’Italia riprende il suo percorso democratico, anche se una grave cesura si era prodotta segnando nel profondo la società e l’abrogazione legislativa non riesce a cancellarne completamente gli effetti. I… Continua a leggere Rientrare

La dimensione europea

Lisaveta Ghelfenbein, per gentile concessione dei suoi discendenti

Le vicende della Shoah ci ricordano quanto nella Seconda guerra mondiale si intreccino e sovrappongano due guerre diverse e dagli esiti non completamente identici. Da una parte la guerra per imporre all’Europa il nuovo ordine nazista, persa dal Terzo Reich con la vittoria militare e politica degli Alleati e delle Resistenze europee; dall’altra, la guerra… Continua a leggere La dimensione europea

Le vie di fuga 1

La stazione di Lecco, luogo nevralgico sia per le rete di salvataggio legata alla Croce Rossa sia per quella legata al Partito d’azione

L’Italia è un paese nel quale la comunità ebraica ha potuto sopravvivere per più dell’81%  (31.822 salvati secondo le stime più recenti) e la stessa percentuale vale per gli ebrei stranieri (4.490 salvati): è una percentuale importante se paragonata a quella di altri paesi europei. Le modalità di salvezza sono molteplici come dissimili tra loro… Continua a leggere Le vie di fuga 1

Sant’Agata e la deportazione

Immagine votiva con un ultimo saluto per Betty Ambiveri firmato da dodici donne deportate perché “ebree”, per gentile concessione del Museo Mons. Guglielmo Carozzi (Seriate)

Sappiamo che in Italia i nazisti, a differenza che in altri paesi occupati, mettono in atto subito la loro politica antiebraica: richiesto alla Prefettura l’elenco degli ebrei residenti in bergamasca, nel mese di ottobre procedono all’arresto dei primi tre. I dati ad oggi a disposizione non permettono di ricostruire in maniera univoca il percorso degli… Continua a leggere Sant’Agata e la deportazione

Le catture

Cittadini per legge “ebrei” catturati a Bergamo. Elaborazione dati Silvio Cavati, visualizzazione di Giulia Sonzogni

L’Italia della Rsi non è stata costretta alla deportazione a causa dell’occupazione, ma da alleata del nazismo ha operato perché questa diventasse pratica di repressione e strumento di attuazione dello sterminio del popolo ebraico d’Europa. Dalla fine del 1942, negli ambienti del ministero degli Esteri e tra i collaboratori di Mussolini si era informati da… Continua a leggere Le catture

Gli ebrei sono nemici

La circolare di Guido Buffarini Guidi, per gentile concessione dell’Archivio di Stato

Dopo la caduta di Mussolini, il 25 luglio 1943, il governo Badoglio non abroga Le leggi per la difesa della razza; si limita a prendere alcuni provvedimenti di carattere amministrativo che non cambiano la condizione di quei cittadini classificati “di razza ebraica” e schedati e identificati come tali presso tutte le anagrafi. Con il passaggio… Continua a leggere Gli ebrei sono nemici

L’internamento libero

Infografica sull’internamento libero in provincia di Bergamo. Elaborazione dati Silvio Cavati e visualizzazione Giulia Sonzogni

L’Italia entra in guerra e si dota di un proprio sistema concentrazionario. Esistono accordi internazionali per la tutela dei prigionieri di guerra (Convenzione di Ginevra), ma nulla ancora è stato previsto per quanto riguarda l’internamento dei civili: allo scoppio del conflitto la Croce rossa si preoccupa di far adottare anche solo temporaneamente il Progetto di… Continua a leggere L’internamento libero

Nel silenzio generale

Ada e Ernesto Rossi, archivio privato

Le Leggi per la difesa della razza sono approvate all’unanimità dalla Camera, a larghissima maggioranza dal Senato e controfirmate dal re Vittorio Emanuele III di Savoia. La loro elaborazione e approvazione non provoca una reazione di massa, anzi all’interno della società civile non si manifesta nessun rifiuto a riconoscersi in quello Stato che ha approvato… Continua a leggere Nel silenzio generale

Il Regio Decreto Legge del 17 novembre 1938

“La domenica del Corriere”, 2 ottobre 1938

Il 6 ottobre la Dichiarazione sulla razza del Gran Consiglio del fascismo stabilisce la categoria di “appartenente alla razza ebraica” e definisce la discriminazione per fasce qualitative, come annunciato da Mussolini nel discorso di Trieste del 18 settembre 1938. Con il RDL n. 1728 del 17 novembre 1938 dal titolo “Provvedimenti per la difesa della… Continua a leggere Il Regio Decreto Legge del 17 novembre 1938