La spia e la sua rete

Il Collegio Dante Alighieri in via Gallicciolli sede della Op di Resmini

Conosciamo la storia delle spie attraverso i documenti dei processi che a loro carico si tennero nel dopoguerra.  In essi vanno emergendo le tante ragioni per cui si diventa spia – dall’adesione ideologica al nazifascismo al rancore personale per le vittime della denuncia, dall’avidità a desideri di vendetta -, ma soprattutto si esplicita il nesso… Continua a leggere La spia e la sua rete

La spia e le reti della Resistenza

Prima pagina della Sentenza della Corte d’assise di Bergamo contro Clelia Fioretti in Bossi, 4 marzo 1946

Non si tratta di fare della spia l’incarnazione del male assoluto che viene a rompere la concordia tra formazioni partigiane o dentro la formazione: sarebbe  idealizzare un’esperienza complessa e carica di tensioni che nascono proprio dall’intreccio nella Resistenza di sensibilità, cultura e tradizioni diverse, intreccio in cui si sostanzia l’importanza della Resistenza per la storia… Continua a leggere La spia e le reti della Resistenza

Le relazioni con il nemico: tradurre le parole del nemico

Katy Gregis, con il suo cagnolino, fotografata a Schilpario alla fine degli anni Quaranta

Katy era nata in una famiglia agiata di Rivamonte Agordino ed aveva imparato fin da bambina, in una scuola svizzera, il tedesco. Quando si sposa con Felice Gregis viene a Bergamo: la loro casa è in via San Bernardino. Nei primi mesi dell’occupazione tedesca, Katy è attiva nell’aiuto agli ex prigionieri della Grumellina: non solo… Continua a leggere Le relazioni con il nemico: tradurre le parole del nemico

Le relazioni con il nemico: prove di dialogo

Mary Tadini Leidi, per gentile concessione dei nipoti di Mary Tadini

Il 4 novembre 1943 Mary Tadini Leidi è tra le donne che depongono i fiori davanti alla Torre dei Caduti in un gesto simbolico di sfida all’occupante nazista e al suo collaboratore fascista. Vive con estrema tensione e consapevolezza quei primi mesi d’occupazione in cui “la vita a Bergamo diventa difficile. Arresto Betty Ambiveri, don… Continua a leggere Le relazioni con il nemico: prove di dialogo

Dissimulare: segni quotidiani di condivisione

Da sinistra Rosanna e Elisabetta Bonomi, nipoti di Betty Ambiveri

La notte del 24 novembre 1943, irrompono nella villa della famiglia Ambiveri, a Seriate, una trentina fra tedeschi e fascisti. Quella notte in casa dormivano Betty Ambiveri e i suoi familiari, fra cui le nipotine Rosanna ed Elisabetta, ed altre persone ospitate perché sfollate o rifugiate. Tedeschi e fascisti si mettono alla ricerca di armi… Continua a leggere Dissimulare: segni quotidiani di condivisione

Dissimulare: l’ironia e l’intelligenza di una donna

Maria Taino

Maria Taino sposa giovanissima Piero Quarti, impresario edile di Albino e futuro consulente del Cln di Bergamo. E’ donna di grande sensibilità e intelligenza, con un carattere estroverso. Ha due figli: Bruno (1918), uno dei “grandi” della Resistenza bergamasca, primo questore di Bergamo liberata, e Cornelia “Mimma” (1923), attiva nei gruppi femminili antifascisti e futura… Continua a leggere Dissimulare: l’ironia e l’intelligenza di una donna

Nascondere, proteggere, far fuggire: organizzare le reti di salvataggio

Anna Papis

Anna Papis era nata ad Almenno San Salvatore nel 1914 e lì risiedeva; di professione “scrivana avventizia dal 1942 presso il Comune di Villa d’Almé” avrebbe potuto attraversare la guerra concentrandosi su se stessa e i suoi non più giovani genitori. Ha invece deciso di agire di fronte agli eventi. Opponendosi alla caccia nazifascista dei… Continua a leggere Nascondere, proteggere, far fuggire: organizzare le reti di salvataggio

Nascondere, proteggere, far fuggire: alle porte della città

"L’opera delle poverelle" (Istituto Palazzolo) nel periodo della lotta clandestina, p.1, s.d.

L’unica vera e propria reazione di massa all’occupazione tedesca in bergamasca come nel resto dell’Italia è il soccorso portato agli ex prigionieri alleati dei campi fascisti e ai militari sbandati. In quest’opera di soccorso le donne esprimono una volontà di esserci e un protagonismo impensabile nel quadro della dittatura e carico di idee per il… Continua a leggere Nascondere, proteggere, far fuggire: alle porte della città

Costrette a rubare

Una sentenza del 1944 per reato di furto di carbone dal registro del Tribunale di Bergamo, per gentile concessione dell’Archivio di Stato di Bergamo

Tra il 1943 e il 1945 l’occupazione nazista acuisce i problemi alimentari già provocati dalla guerra: alle difficoltà nei trasporti delle derrate alimentari che provocano problemi all’approvvigionamento alimentare, si aggiungono le sistematiche espropriazioni delle riserve di cibo attuate dai tedeschi. Tutti i generi di prima necessità (pane, latte, carne, zucchero) sono razionati e sottoposti a… Continua a leggere Costrette a rubare

Le donne antifasciste: scelte di vita e dissenso

Carolina Pesenti

Se in Italia il filo dell’antifascismo non si è mai spezzato ed è diventato radice per la nascita della Resistenza, in bergamasca Carolina Pesenti ne è stata una piccola indistruttibile maglia. Quando il fascismo mette a tacere le opposizioni e sembra non avere rivali, è grazie a uomini e donne come Carolina che resta viva… Continua a leggere Le donne antifasciste: scelte di vita e dissenso